LA TUTELA DELL’AMBIENTE

Il Cambiamento Climatico è un fenomeno globale, entrato con forza nel dibattito pubblico, e costituisce un tema rilevante anche nella rendicontazione delle attività economiche, perché interessa in maniera significativa tutte le attività industriali, responsabili di emissioni di gas serra, di elevati consumi di energia non rinnovabile e di inefficienza energetica.

La sfida più urgente che AQP deve affrontare è garantire risorse idriche sufficienti a soddisfare nel medio-lungo periodo il fabbisogno idrico di tutti i territori serviti, per i diversi usi (potabile, agricolo e industriale). La promozione di una gestione più efficiente e sostenibile del settore idrico diventa fondamentale e gli interventi devono privilegiare l’ammodernamento e il potenziamento delle infrastrutture per garantire la resilienza richiesta dal nostro sistema idrico potabile, incoraggiando un maggior ricorso al riuso delle acque reflue, con l’obiettivo strategico di favorire l’economia circolare.

LA GESTIONE DELLA RISORSA

Il tema della gestione della risorsa idrica rappresenta l’attività fondante del lavoro quotidiano della nostra azienda, attraverso la ricerca delle fonti, tutte le fasi dalla captazione, fino all’emissione nelle reti e allo smaltimento. Gestire un bene comune come l’acqua è un processo che richiede un approccio responsabile per assicurare la pianificazione del fabbisogno idrico delle Comunità gestite. Si tratta di un impatto effettivo dovuto alla natura stessa del nostro core business e che i nostri stakeholder interni ed esterni hanno valutato di cruciale importanza.

Il territorio servito da AQP interessa sostanzialmente tre regioni del Sud Italia: Puglia, Basilicata e Campania, aree ad alto stress idrico (fonte: Acqueduct Water Risk Atlas). Per poter far fronte alla domanda idrica proveniente dalle diverse realtà servite, AQP gestisce un sistema idrico molto esteso, interconnesso e alimentato da fonti multiple:

  • Il sistema è interconnesso in quanto i diversi schemi acquedottistici di cui è composto sono collegati tra di loro, consentendo un potenziale interscambio tra di essi anche se in maniera non ancora completa;
  • le fonti di alimentazione sono multiple in quanto l’acqua viene derivata da sorgenti, invasi artificiali e pozzi.

Contributo delle diverse tiplogie nell’ultimo triennio (%)

2022

Sorgenti 30%
Pozzi 13%
Invasi 57%

2023

Sorgenti 35%
Pozzi 13%
Invasi 52%

2024

Sorgenti 28%
Pozzi 14%
Invasi 58%

Controlli analitici di potabilizzazione

Nel 2024 presso gli impianti di potabilizzazione sono stati analizzati 3.094 campioni di acqua di invaso e 4.237 campioni di acque potabilizzate ai quali si aggiungono 4.672 campioni di controllo di processo e altre attività, 287 campioni di fanghi, 617 campioni sui reattivi di processo, 60 campioni per il progetto filtri a carbone (impianto di Conza) e 33 campioni di polveri (Impianto del Sinni).

Campione impianti 2024

Acque superficiali 23,9%
Reattivi 4,8%
Acque potabilizzate 32,7%
Intermedi di processo 36%
Fanghi di processo 2,2%
Progetto filtri conza 0,5%

LA DEPURAZIONE

Acquedotto Pugliese gestisce 185 impianti di depurazione, di cui due ricadenti nell’Ambito Distretto Irpino. Gestisce inoltre 6 impianti dotati di stazioni di affinamento in esercizio che erogano acqua affinata e 35 impianti dotati di stazioni di affinamento, già configurati per il trattamento e il riutilizzo delle acque reflue.

Assicurare un idoneo sistema fognario di collettamento, un adeguato sistema di trattamento dei reflui depurati, nonché un corretto dimensionamento degli impianti di depurazione gestiti è fondamentale per AQP che opera in una Regione come la Puglia orientata allo sviluppo turistico e agroalimentare.

Distribuzione territoriale Impianti di depurazione

BA-BAT 20%
LE 21%
BR-TA 22%
FG-AV 37%

ENERGIA ED EFFICIENZA DEI PROCESSI

I cambiamenti climatici stanno influenzando significativamente la disponibilità di acqua, con l’aumento delle temperature medie che riduce progressivamente le riserve idriche, soprattutto nelle aree con risorse limitate. Un esempio evidente è la Puglia, che dipende in larga parte da fonti esterne e sistemi di accumulo per il proprio approvvigionamento.

Recentemente, la riduzione progressiva dei volumi idrici provenienti da sorgenti e invasi ha reso ancora più critica la gestione della risorsa, con ripercussioni dirette anche sui consumi di energia elettrica.

Nel 2024, Acquedotto Pugliese ha proseguito i lavori previsti dal Piano Strategico, con l’obiettivo di sviluppare impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Le iniziative in corso rappresentano un passo significativo verso la sostenibilità energetica e l’autosufficienza aziendale.

Impianto di potabilizzazione Conza della Campania

Impianto di sollevamento Parco del Marchese

Impianto di potabilizzazione del Sinni

Le emissioni in atmosfera

Emissioni GHG Scope 1Unità di misura202220232024
Dieselton CO₂ eq2.800,162.273,912.085,05
Benzinaton CO₂ eq443,83762,46933,38
Gas naturale (*)ton CO₂ eq69,7266,2545,77
Biocarburanteton CO₂ eq0,604,113,47
F-gaston CO₂ eq22,319,7321,60
Totale scope 1ton CO₂ eq3.311,483.112,053.089,27
Emissioni GHG Scope 2Unità di misura202220232024
Ennergia elettrica consumata netta (*)GWh520,9489,2510,74
Gjoule1.875.2401.761.1991.838.674
Emissioni CO₂ eq AQPton164.906151.114157.768

(*) è determinata dalla differenzza tra energia elettrica consumata e quella prodotta da fonti rinnovabili autoconsumata

L’attività di produzione di energia elettrica ha contribuito nell’anno 2024 a evitare l’emissione di 2.174 ton di CO2 eq in atmosfera.

202220232024
Emissioni CO₂ eq evitata (ton)3.6852.8272.174

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